Il Rettore durante la S. Messa: “La nostra Comunità, profezia di pace”
La cultura è espressione dell’“io”, del mondo simbolico che ci costituisce e ci permette di essere e di comunicare. Questa si esprime in lingue, danze, canti, cibi, vestiti e tante altre cose che rendono originale e irripetibile ogni popolo della terra. Il Collegio Urbano vive ogni anno un momento culturale particolare e significativo con l’Open Week, una settimana di esposizioni e scambio tra culture che viene abitualmente inaugurata da una giornata di festa, l’Open Day, tenutasi quest’anno sabato 9 marzo.
Per noi si è stata una giornata davvero speciale, piena di gioia ed emozioni, perché ci ha permesso di condividere con tutta la Comunità del Collegio e con i nostri ospiti le ricchezze delle tradizioni culturali di ciascuno dei seminaristi. La giornata è iniziata con la celebrazione eucaristica, in cui il nostro Rettore, Don Armando Nugnes, dopo aver salutato gli ospiti presenti, ha commentato il Vangelo del giorno (Lc 18,9-14), in cui Gesù racconta la storia del fariseo e del pubblicano che salgono al tempio per la preghiera. Il Rettore, sottolineando l’incapacità del fariseo di includere l’Altro nella sua preghiera “a circolo chiuso” e prendendo a modello il pubblicano che “a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato” per l’umile riconoscimento della sua condizione di peccatore, ha rilanciato la bellezza dell’incontro, dello scambio, dell’integrazione e della comunione di diversi che in modo speciale caratterizza la nostra Comunità. Questa, ha concluso, è “profezia di pace” per un mondo in cui le diversità culturali e religiose originano odio, divisioni e guerre. I seminaristi hanno preso parte alle celebrazioni con i loro abiti tradizionali e la stessa liturgia è stata arricchita da preghiere e canti in diverse lingue nazionali.
Il secondo momento si è svolto in aula magna con un programma festivo organizzato alla perfezione dal gruppo delle attività festive e culturali, primo promotore dell’Open Week. Un piccolo video introduttivo ha illustrato la realtà del Collegio Urbano della fondazione ad oggi, presentando vari momenti della nostra vita formativa comunitaria. Lungo il corso della mattinata, poi, diversi gruppi etnici hanno proposto danze e coreografie tradizionali e ogni paese presente nella nostra Comunità ha potuto introdurre solennemente la propria bandiera, dopo un piccolo video che ne presentava le ricchezze culturali, naturalistiche e storiche. Questi i 35 paesi rappresentati al Collegio Urbano nell’anno formativo in corso: Angola, Bangladesh, Benin, Botswana, Burundi, Camerun, Centrafrica, Cina, Corea, Egitto, Etiopia, Ghana, India, Indonesia, Iraq, Kenya, Madagascar, Myanmar, Nigeria, Namibia, Pakistan, Papua N.G., Rep. del Congo, Rep. Dem. del Congo, Senegal, Sri Lanka, Sudafrica, Sud Sudan, Tanzania, Timor Est, Turchia, Uganda, Venezuela, Vietnam, Zimbabwe.
La giornata si è conclusa con un pranzo a buffet, nel quale è stato possibile degustare alcuni “sapori del mondo” preparati con tanta cura da alcuni dei nostri seminaristi. L’esposizione delle bacheche culturali negli ambienti del Collegio sarà visitabile fino al 19 marzo.