La celebrazione con il rito di istituzione nella festa della Cattedra di San Pietro
Il 22 febbraio è stato segnato da un evento significativo per il cammino della nostra Comunità. Nella Messa solenne presieduta da S.E. Mons. Fortunatus Nwachukwu sono stati istituiti venticinque nuovi lettori tra gli alunni del secondo anno.

Al lettore è affidato il compito di proclamare la Parola di Dio nell’assembla liturgica, invitare i fratelli ad ascoltarla sempre di più, a viverla con radicalità. Ecco perché durante il rito di istituzione, il vescovo pone nelle mani del lettore il libro della Sacra Scrittura dicendo: «Ricevi il libro delle Sante Scritture e trasmetti fedelmente la Parola di Dio, perché germogli e fruttifichi nel cuore degli uomini». Questo ministero porta i nuovi lettori ad una comprensione profonda e rispettosa delle Scritture, essenziale per il loro futuro servizio di predicazione. «Il lettore deve acquisire ogni giorno sempre più l’amore profondo e la conoscenza della Sacra Scrittura, grazie alla quale diventerà sempre più perfettamente discepolo del Signore» (Paolo VI, Ministeria Quaedam). Quindi, nel prepararsi alla lettura dei testi sacri, i seminaristi sono incoraggiati a meditare e integrare gli insegnamenti biblici nella loro vita spirituale e formativa. Pertanto, il lettorato si configura come una tappa particolarmente significativa che prepara i futuri sacerdoti alle responsabilità esigite dalla Parola di Dio.

Alla presenza di tutta la Comunità e degli ospiti convenuti, i venticinque nostri fratelli hanno ricevuto il ministero del lettorato. La celebrazione è stata piena di solennità e di gioia. Mons. Fortunatus, nella sua omelia, ha prima di tutto ricordato il significato della festa della Cattedra di San Pietro, la cui autorità deriva dalla parola pronunciata da Gesù su di essa. Celebrare la Cattedra di San Pietro significa celebrare il ruolo insostituibile di San Pietro, la sua autorità, il suo munus che continua nella Chiesa. Il Segretario del Dicastero Missionario ha invitato i candidati a nutrire un amore particolare per la Parola da leggere e vivere sull’esempio di Gesù a Nazareth (cf. Lc 4,16-18). Con il lettorato si riceve l’unzione invisibile dello Spirito che rende atti i nuovi ministri a proclamare la Parola di Dio ai poveri, ai prigionieri, ai bisognosi e annunciare l’anno della grazia del Signore.

La Messa è stata magnificamente animata dal coro del Collegio, attingendo al repertorio di canti etnici che hanno reso l’evento ancora più denso di emozione. Dopo la celebrazione, la gioia è continuata con il pranzo festivo. Durante il pasto, il gruppo del secondo anno ha presentato un bellissimo canto composto per l’occasione, basato sul testo di Is 52,7: «Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi che annuncia la pace, messaggero di bene che annuncia la salvezza…». Sono riusciti a coinvolgere tutti con la loro bravura e simpatia!
Momenti come questo ravvivano in tutti la speranza e spingono i seminaristi a dare il meglio di sé nel cammino formativo, in vista delle grandi sfide del ministero. Con le stesse parole pronunciate dal nostro Rettore nel suo saluto di accoglienza, auguriamo ai nuovi lettori il coraggio di gettare quotidianamente le reti della loro vita sulla Parola del Maestro (cf. Lc 5,5) per annunciarla credibilmente.
BAÏTIYA Rock-Athanase