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Quaresima 2025, un cammino insieme nella speranza

Quaresima 2025, un cammino insieme nella speranza

La Quaresima è un tempo speciale per ogni cristiano, un’occasione per ritornare a Dio, rinnovare la propria fede e approfondire il cammino spirituale. Nel suo Messaggio per la Quaresima 2025, Papa Francesco ci invita a vivere questo tempo forte attraverso tre dimensioni fondamentali: prendere coscienza che la vita è un cammino (camminare), vivere la comunione (insieme) e confidare pienamente in Dio (speranza).
1. Camminare – Il nostro esodo spirituale
Il Santo Padre richiama, innanzitutto, l’immagine del popolo d’Israele durante l’Esodo. Gli israeliti uscirono dall’Egitto, passando dalla schiavitù alla libertà, ma il viaggio non fu facile. Dovettero affrontare molte prove e spesso furono tentati di tornare indietro, perdendo la fiducia in Dio. Anche la Quaresima si presenta come un esodo per ognuno di noi: un cammino di conversione che può portarci dalle tenebre del peccato alla luce della grazia. Per questo, dobbiamo chiederci:
Sto davvero camminando o sono fermo, bloccato dalla paura o dalla disperazione?
Sono disposto a lasciare le mie sicurezze per intraprendere un vero cammino di conversione?
Spesso rimaniamo intrappolati nelle nostre abitudini, nella pigrizia spirituale o nei peccati ricorrenti. Dio ci chiama a rialzarci e a riprendere il cammino, proprio come il figlio prodigo che decide di tornare dal Padre (cf. Lc 15,18). La Quaresima è il tempo per esaminarci: Dove sto andando? La mia vita è davvero orientata verso Dio?
2. Insieme – Nessuno cammina da solo
La Chiesa non è un insieme di individui isolati, ma una comunità che cammina “insieme”. Papa Francesco sottolinea che “non si cammina mai da soli”, perché la fede è un pellegrinaggio comunitario. San Paolo ci ricorda: “Voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio” (Ef 2,19). Anche questa dimensione ci provoca, secondo il Papa:
Nella mia famiglia, sto camminando insieme agli altri o vivo in modo egoista?
Nella mia parrocchia, vivo lo spirito sinodale o sono indifferente verso gli altri?
Come sacerdote, religioso o laico impegnato, so davvero collaborare con gli altri o vivo in competizione?
La Quaresima non è solo un combattimento personale contro il peccato, ma anche un’opportunità per riconciliarci con il prossimo, per imparare ad ascoltare, accompagnare e sostenere gli altri nel cammino di fede.
3. Nella speranza – Un cammino che non delude
Il Messaggio del Santo Padre si conclude con il richiamo giubilare fondamentale: “La speranza non delude” (Rm 5,5). Viviamo in un mondo pieno di incertezze, guerre, sofferenze e difficoltà. Tuttavia, il cristiano non può mai perdere la speranza. Perché? Perché Cristo è risorto: la Croce non è la fine, ma l’inizio di una nuova vita. Dio ci perdona sempre e nessun peccato è più grande della Sua misericordia; abbiamo la promessa della vita eterna, certi che questa vita è solo un passaggio verso la nostra vera patria. La Quaresima ci interroga:
Credo davvero che Dio mi ama e mi perdona?
Vivo come una persona di speranza o mi lascio sopraffare dalla paura e dalla disperazione?
Testimonio la speranza nella mia vita quotidiana?
Papa Francesco cita Santa Teresa di Lisieux: “Sperare sempre”. Si tratta di un invito a confidare nell’amore di Dio e a vivere nella gioia della Risurrezione, anche nelle difficoltà.
Il Messaggio di questa Quaresima non è semplicemente una riflessione, ma un vero appello alla conversione, in linea con la tematica dell’anno giubilare. La Quaresima non è un tempo di immobilità, ma un pellegrinaggio che ci fa pregustare già la gioia della piena vita pasquale.

Diacono NGO Duc Giovanni Battista